«Tutto è iniziato il 5 aprile quando hai deciso di intraprendere questo percorso, non sapendo poi come sarebbe effettivamente andata. Per diversi giorni non abbiamo potuto sentirti nonostante gli operatori ci tenessero costantemente informati. Poi quando abbiamo potuto sentire la tua voce, sono stati pochi minuti ma sufficienti per capire come già ti sentivi meglio: era una voce diversa, pulita, più lucida, una voce che non credevo di poter mai sentire, almeno non così presto.
Grazie alla tua forza e alla tua determinazione, supportate dagli operatori che non ti hanno mai abbandonato, sei riuscito ad affrontare tutto. Non dimenticherò mai quando abbiamo potuto rivedere i tuoi occhi e riabbracciarti: ti abbiamo visto cambiato, il tuo viso era diverso, e nei tuoi occhi si leggeva che avevi preso consapevolezza della situazione e che ti faceva stare male il pensiero che noi soffriamo per te e con te.
Se sei arrivato alla conclusione del percorso Narconon Piemonte, lo devi a te stesso e alla volontà che ci hai messo…ma questo non sarebbe stato possibile se non ci fossero state delle persone come quelle trovate qui al Narconon Piemonte: persone magnifiche, sempre disponibili e con il sorriso sulle labbra. Un ringraziamento va anche a tutti gli ospiti del centro che sono riusciti a rendere, insieme agli Staff, ogni domenica una giornata di festa!» – LA MAMMA DI EMANUELE